B16 non ci va più a inaugurare l'anno accademico alla Sapienza di Roma. Devo festeggiare? Devo inorgoglire il mio quid laico? Devo spernacchiare B16 in cuor mio? Devo sperare che questa sia una svolta che mette la prua verso la laicità più seria che mai mano di politico italiano ha toccato?
Beh, potrei fare una o più cose tra queste, certo. Sennonché, non mi conviene. E non per prudenza, ma per pragmatismo: mi sa mi sa che B16, detto il papa o "il santo padre" (non è certo né mio padre né santo, ma tanto per ricordare le immaginazioni di cui viviamo), probabilmente ha scelto di non andare a inforcarsi in un ambiente che s'è "permesso" di obiettare sulla sua visita. 67 (in crescita) miscredenti docenti universitari si sono espressi nettamente contro la sua visita; attirando le simpatie di alcuni ragazzacci e studenti di sinistra, e quelle dei soliti corpuscoli atei, anticlericali e laicisti (Uaar e Facciamobreccia, tanto per gradire). Un ambientino che, per quanto blindato dalle forze dell'ordine e dalle attenzioni un po' vezzose del Rettore (in questo caso poco Magnifico), non si confà affatto al rappresentante di Dio in Terra!
Ciò detto, il simpatico B16 avrà pensato - del tutto laicamente - che non stava bene arrivare lì e trovare una trincea di pernacchi e di buuu pronti a "salutarlo", invece che dei soliti salamelecchi che grondano liquami servili da tutti i pori. Preferisce, il "santo", organizzare un fax, un proclama, un editto, forse una bolla, non so bene, che a posteriori (e soprattutto al riparo di sberleffi sonori) organizzi giallo su bianco tutta la propria santa acredine contro gli eretici che gli hanno rotto una tradizione e chissà cos'altro.
In tutti i casi, noialtri non papisti e non clericali siamo soddisfatti lo stesso, pur senza gongolare prosaicamente. E non certo perché si è censurato un papa, come improvvidamente s'è lamentato il presunto laico Fò Dario (La Repubblica del 15/12/2008), ma perché noi abbiamo ben chiara la distinzione fra Stato e Chiesa, e una Università, fino a prova contraria, è cosa da Stato. Viceversa, per mera garanzia di reciprocità, auspicheremmo gli atei, i vetero comunisti, gli anarchici e gli anticlericali più sfegatati in prima fila alla inaugurazione di ogni chiesa, basilica o cappella che mente credente possa concepire.
L'errore di fondo dei credenti è presto detto: non può esistere alcun dio. Tutto, noi compresi, è frutto di casualità, di adattamento, di storia della Natura. Capisco l'interrogarsi sul "perché" asistiamo. Ma questa domanda non è altro che il risultato di uno scarso studio delle scienza e di una immorale superficialità del Pensiero. Io non sono solo laico, non sono agnostico, non sono neppure dubbioso. Io sono ATEO E RAZIONALE
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- Classe 1955, insegnante. Ateo razionalista. Intellettualmente onesto. Sagace. Eterosessuale.
4 commenti:
Ho appena aggiunto al mio blog il logo dei blog laici.
Ma io sono atea prima di tutto.
Che ne pensi se ci facessimo un logo tutto per noi?
Intanto, grazie del link; se se d'accordo, ricambio sui miei spazi atei:
http://uaarnapoli.wordpress.com/
http://www.myspace.com/uaarnapoli
Tu sei atea? Io sono coordinatore regionale della UAAR: www.uaar.it
Se mi precisi meglio cosa intendi per "logo tutto per noi", non ho ben
capito.
Grazie, alla prossima
Calogero
Allora, ho appena messo sul mio blog questo logo
clicka qui
spero di aver scritto bene il codice...
Avrei messo direttamente l'immagine nei commenti, ma temo che qui su blogger.com non si possa.
Insomma ho dichiarato il mio blog "laico". Ma io non sono "solo" laica.
Perciò volevo creare un simbolo, una gif animata, per dichiarare di essere atea!
p.s. intanto ho aggiunto il link alla uarr al mio blog.
Sono di napoli anch'io.
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