ATEISMO E LIBERO PENSARE
L'errore di fondo dei credenti è presto detto: non può esistere alcun dio. Tutto, noi compresi, è frutto di casualità, di adattamento, di storia della Natura. Capisco l'interrogarsi sul "perché" asistiamo. Ma questa domanda non è altro che il risultato di uno scarso studio delle scienza e di una immorale superficialità del Pensiero. Io non sono solo laico, non sono agnostico, non sono neppure dubbioso. Io sono ATEO E RAZIONALE
giovedì 3 novembre 2011
venerdì 16 gennaio 2009
QUESTO BUS NON S'HA DA FARE !
Per un attimo sembrava che esporre una frase che mette in dubbio l'esistenza di un dio sui mezzi pubblici genovesi si potesse fare perfino in Vaticalia. Invece no: la concessionaria di pubblicità IGPDecaux ha comunicato di non poter accettare la pubblicità degli autobus UAAR "in base al combinato disposto dell’articolo 10 e 46 del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria". In questo Codice, sostanzialmente, si dice che la pubblicità non deve offendere le convinzioni religiose della gente. Va bene. Però non capisco come la seguente frase "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno" possa offendere qualcuno; e poi non capisco neppure perché questa "speciale sensibilità" riservata ai credenti cattolici, mentre loro disprezzano costantemente e da sempre l'ateismo diffondendo dovunque immagini, statue, frasi, usi, costumi e festività di loro gelosa proprietà. Cos'è, un rispetto a senso unico? Tutti possono dire tutto il male possibile sull'ateismo senza che alcuno si indigni, mentre un ateo non può far sapere che non c'è alcun dio in cui credere che si indignano al tal punto da vietare e censurare? Che potenza nasce dall'arroganza! Che bella applicazione del messaggio evangelico! Vorrei tanto dire a quei burocrati papisti della IGPDecaux, e anche a quegli autisti che - minacciando di non voler guidare quei bus "atei" - hanno inventato per l'occasione un'obiezione di coscienza di categoria pacchiana e ignobile, che gli atei sono persone, sono cittadini, sono titolari di diritti esattamente come gli altri. Pur senza avere un dio che li protegga in questo inenarrabile modo...
venerdì 6 giugno 2008
LAICITA' CHE NON C'E'
Vorrei chiedere a primi ministri e a semplici parlamentari perché mai ancora si discute di Stato laico. Mi sembra un argomento superato, perfino noioso, dal momento che in Italia la laicità non c'è e a Roma nessuno la vuole. Il dibattito politico e culturale si avvolge sempre più su se stesso, e da anni ormai ci si è allontanati dai concreti problemi che pone lo Stato teocratico che stanno edificando: dall'aborto alla bioetica, dalle coppie di fatto alla cremazione, dall'8x1000 al cattolicesimo a scuola, dai crocifissi dappertutto al ruolo politico del Vaticano. Nessuno di questi temi è più toccato nei fatti, quando va di lusso diventano titoli di libri; mentre ognuno si esercita nella impossibile alchimia di "difendere la laicità" continuando ad essere papista. Il colore del governo non implica più la minima variazione di "distanza" da piazza san Pietro: se oggi il Vaticano è incoraggiato dal governo di centrodestra a esprimere "ricchezza", ieri quello di centrosinistra invitava commosso il papa a sedere fra i suoi scranni. E ieri a Ruini, oggi a Bagnasco, un pulpito più risonante di quello di una chiesa non si nega, anzi ossequiosamente si amplia. Non ci sono più i comunisti mangiapreti di una volta, ma neppure c'è più la Chiesa modigerata che perseguiva il talento di affacciarsi solo mezz'ora a settimana a rimbrottare gli italiani, senza spaziare quotidianamente e alla grande su tutti i temi civili e politici che le pare. Vorrei quindi evitare al politico di turno l'imbarazzo di frenare la voglia di gridare in pubblico la propria ardente passione per il clero. Che ognuno dei nostri serafici rappresentanti possa finalmente dichiarare formalmente morta la laicità, anche quella finta e untuosa che ci dispensano. Abbiano soltanto la cortesia civile di evitarci ignobili, ipocriti e kafkiani riferimenti a ciò che non c'è. Grazie.
(lettera inviata a la Repubblica, 6/6/08)
(lettera inviata a la Repubblica, 6/6/08)
venerdì 29 febbraio 2008
LIBERADONNE
Le donne contro chi le considera solo un oggetto. Se vuoi, sostieni la loro lettera di "protesta" inviata ai politici di sinistra che non fanno niente per difenderle dagli attacchi del Vaticano. Infòrmati e se, sei d'accordo, firma a questo link:
http://www.firmiamo.it/liberadonna
http://www.firmiamo.it/liberadonna
lunedì 28 gennaio 2008
Darwin day a Lecce
Il 13 febbraio 2008 interverrò al Darwin Day di Lecce con una relazione dal titolo "SCUOLA CON LA C DI CHIESA". L'appuntamento è nella SALA FERRARI della sede centrale dell'Ateneo, ore 17:00. Gli oratori accreditati sono: prof. Ferdinando Boero, Lecce prof. Calogero Martorana, Napoli prof. Luciano Scarpina, Gallipoli (moderatore)
prof. Gigi Perrone, Lecce
prof. Francesco Primiceri, Casarano
Rappresentante dell'UDU, Lecce
prof. Gigi Perrone, Lecce
prof. Francesco Primiceri, Casarano
Rappresentante dell'UDU, Lecce
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- Classe 1955, insegnante. Ateo razionalista. Intellettualmente onesto. Sagace. Eterosessuale.