L'errore di fondo dei credenti è presto detto: non può esistere alcun dio. Tutto, noi compresi, è frutto di casualità, di adattamento, di storia della Natura. Capisco l'interrogarsi sul "perché" asistiamo. Ma questa domanda non è altro che il risultato di uno scarso studio delle scienza e di una immorale superficialità del Pensiero. Io non sono solo laico, non sono agnostico, non sono neppure dubbioso. Io sono ATEO E RAZIONALE

domenica 18 novembre 2007

E' stato aggiornato il «Lezionario liturgico»

E' stato aggiornato il «Lezionario liturgico» della Cei. L' «Ave Maria» è arriva alla terza traduzione: rimasta immutata nella prima versione in italiano era poi diventata «Ti saluto, o piena di grazia » e ora cambia in «rallegrati, o piena di grazia». E ancora: «Non ci indurre in tentazione», frase equivoca del Pater che fa pensare a buon diritto a un dio che, ohibò, induce in tentazione, diventa più tranquillamente «non abbandonarci alla tentazione ». L’«orgia dei buontemponi » del libro di Amos diventa «orgia dei dissoluti». Il «mormorio» del capitolo 19 del primo «Libro dei Re» diventa «il sussurro di una brezza leggera». «Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli» diventa «Eppure l’hai fatto poco meno di Dio». I «cembali e i timpani» diventano «cimbali e tamburelli». Il mandato missionario di Cristo «ammaestrate tutte le Nazioni» diventa «fate discepoli tutti i Popoli» (cambia la forma ma non la sostanza, che anzi peggiora giacché si annettono alla catechesi forzata travestita da missionarismo non solo gli stati ma pure le popolazioni non organizzate). Il nuovo «Lezionario liturgico » (il libro che contiene le letture bibliche che si fanno nelle messe) potrà essere usato a partire dalla prima domenica di Avvento (2 dicembre) di quest’anno e diventerà obbligatorio dalla prima domenica di Avvento del 2010. Si compone di nove libri e ne sono pronti i primi tre, con le letture del ciclo triennale domenicale e festivo. Ne sono state tirate 30.000 copie e il cofanetto dei tre volumi viene posto in vendita a 150 euro. I cambiamenti sono forse più di centomila. Per lo più si tratta della sostituzione di una parola con un’altra, sul tipo degli esempi fatti sopra. Il lavoro di revisione iniziò nel 1988 - in accoglienza a una direttiva della Santa Sede data a tutte le conferenze episcopali - e vi hanno lavorato biblisti, musicisti, liturgisti e linguisti. Il testo dell’intera Bibbia a uso liturgico era pronto nel 2000. Da allora ad oggi vi è stata la complessa supervisione dei vescovi. L’assemblea della Cei ha approvato il lavoro all’unanimità, con un solo voto contrario.

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