L'errore di fondo dei credenti è presto detto: non può esistere alcun dio. Tutto, noi compresi, è frutto di casualità, di adattamento, di storia della Natura. Capisco l'interrogarsi sul "perché" asistiamo. Ma questa domanda non è altro che il risultato di uno scarso studio delle scienza e di una immorale superficialità del Pensiero. Io non sono solo laico, non sono agnostico, non sono neppure dubbioso. Io sono ATEO E RAZIONALE

giovedì 22 novembre 2007

PARLAMENTO SUCCURSALE DELLE CHIESE ?

Firmata da 165 parlamentari italiani la richiesta per far parlare alla Camera dei Deputati il Dalai Lama, capo spirituale di una diramazione del buddismo, e capo politico del Tibet in esilio. In questo caso non si tratta di una lesione della Costituzione come quello del 14 novembre 2002 quando fu consentito a papa Giovanni Paolo II di insediarsi sulla più alta poltrona del Parlamento (invece la Costituzione prevede tale evento solo per l' elezione del Presidente della Repubblica), per essere omaggiato dai parlamentari. Alcuni dei quali addirittura in ginocchio. Ma si deve constatare che ancora una volta un capo spirituale e insieme politico, come fu a suo tempo Wojtyla, viene invitato ad esibirsi in un luogo deputato ad attività che non sono confessionali. Si deve prendere atto con amarezza che il precedente creato dall' improvvido omaggio a Wojtyla nel 2002, rischia di trasformare il Parlamento della presunta laica Repubblica Italiana in un luogo di culto e di omaggio per tutti i rappresentanti delle varie versioni della fede di passaggio per Roma.
(personalizzazione da NoGod)
Come esponente dell'attivismo ateo e laico, ma anche come semplice cittadino, non posso "far finta di niente", non posso "tirare a campare". La ragione è semplice: quel Parlamento è pure mio, è pure casa mia, è il luogo delle mie garanzie politiche e civili. Quei 165 parlamentari, come tutti gli altri, sono i miei dipendenti stipendiati dalle mie tasse; stanno là perché ce li ho voluti io, e devono - non possono, devono - fare i miei interessi. E siccome gli interessi della comunità sono vari e molteplici, quei parlamentari non possono prediligerne uno (quelli dei cattolici) a scapito di ognuno degli altri. Per cui invitare capi religiosi in un Parlamento laico non si può fare, punto. Non vi è alcuna ragion di Stato, nessuna opportunità politica, nessuna necessità a che il Parlamento italiano divenga la meta di pellegrinaggi religiosi. E il capo dello Stato, quale garante della Costituzione, dovrebbe scoraggiare queste idee e criticarle pubblicamente.

Nessun commento:

Archivio blog

FOTO

FOTO
MENO CROCI, PIU' REPUBBLICA LAICA

Etichette

Powered By Blogger

ATTENZIONE

Ciao. Se sei ateo, saresti più a tuo agio in questo blog. Altrimenti puoi solo fare 2 cose: scandalizzarti oppure riflettere. Buon proseguimento.
Ps: Io sono un esponente dell'UAAR. Visitaci.
Ps: Sono ovviamente anche razionalista del Cicap. Visita pure quello.

Informazioni personali

Classe 1955, insegnante. Ateo razionalista. Intellettualmente onesto. Sagace. Eterosessuale.